Sono cresciuta in campagna, il rispetto per l’ambiente mi è stato insegnato sin da bambina e ho poi avuto modo di approfondirlo facendo parte di un gruppo Scout per tanti anni. L’argomento mi è particolarmente caro e da tempo volevo parlarne qui sul blog, ne approfitto oggi, immersa nella natura del mio amato Cilento.
L’emergenza ambientale è, purtroppo, all’ordine del giorno, tante specie a rischio, il clima impazzito e l’inquinamento alle stelle. Probabilmente essere “green” è diventata una moda, ma ben venga, basta che se ne parli e che ognuno faccia qualche piccolo gesto ogni giorno.
Il primo, indispensabile, passo da compiere per uno stile di vita più sostenibile è la drastica diminuzione della plastica immessa nell’ambiente perché non tutta è riciclabile e la quantità già presente sul pianeta è impressionante. Ma come possiamo fare la nostra parte? Ci sono tanti piccoli accorgimenti, per adesso concentriamoci sulla spesa alimentare.
Innanzitutto possiamo e dobbiamo evitare di comprare altra plastica. Le campagne di sensibilizzazione sono molte, fino a domani è in atto quella promossa dalla sezione spagnola di Zero Waste e sostenuta anche da Green Peace, contro gli imballaggi di plastica degli alimenti. L’obiettivo è quello di “costringere” le aziende a utilizzare dei packaging biodegradabili, quindi si può aderire semplicemente evitando di comprare cibi che siano avvolti nella plastica.
Il cambiamento è possibile, basti pensare a “Food in the nude”, l’iniziativa della catena neozelandese di supermercati Stuff che ha eliminato completamente il packaging superfluo, utilizzandone uno ecocompatibile e riciclabile quando proprio non se ne può fare a meno.
La spesa senza plastica può diventare un’abitudine, tutto è più facile se vi recate nei mercati, dal fruttivendolo o nei negozi di prodotti sfusi perché utilizzano i sacchetti di carta ( e i sacchetti possono essere usati più volte) oppure potete chiedere di sistemarvi la merce in una shopper o in contenitori portati da casa.
Se siete al supermercato, potete comunque scegliere degli alimenti sfusi o che abbiano un packaging riciclabile, meglio ancora se in materiale già riciclato. Ad esempio, scegliete le uova nella confezione di cartone e le fragole nella cassettina di legno. E a proposito di supermercati, perché non compilare il modulo dei suggerimenti chiedendo di impiegare imballaggi eco-sostenibili?
Anche se in Italia i sacchetti per l’ortofrutta sono biodegradabili (e comunque sono un rifiuto sulle cui modalità di smaltimento esistono opinioni contrastanti), il guanto non lo è, quindi cercate di usarne uno per tutta la spesa e se riuscite, evitate di usarlo. Io, ad esempio, non utilizzo né guanto né sacchetto per quella frutta o verdura che ha la buccia non edibile, come ananas, banane, zucca, sedano rapa, avocado, anguria, melone etc.
Un’alternativa comodissima è sottoscrivere un abbonamento di spesa a domicilio che vi consegnerà frutta e verdura di stagione sfusa in una cassettina di legno o di cartone. Così avrete prodotti freschissimi e aiuterete i produttori locali. Tante siti e aziende agricole offrono questo servizio, basta trovare quella che serve la vostra zona!
Cercate di evitare i surgelati in busta, preferite quelli nelle confezioni di cartone o prendeteli sfusi, così potrete almeno utilizzare più volte il sacchetto o la scatola nella quale li metteranno.
Altro tasto dolente: l’acqua e le bibite in bottiglia. Se proprio volete comprare l’acqua in bottiglia, scegliete quella in vetro e munitevi di una borraccia o di un piccolo thermos quando siete fuori casa.
Anche per i succhi di frutta, scegliete le bottiglie di vetro che sono riutilizzabili ed così eviterete anche le cannucce di plastica.
Assolutamente da evitare le stoviglie usa e getta in plastica. Ci sono valide alternative biocompatibili, sono più solide e reggono meglio le pietanze calde. Lo so, costano di più, ma questo deve essere un incentivo a usarne di meno. Oppure a utilizzare materiali di lunga durata.
Il pane al supermercato è sempre confezionato nella plastica, se lo prendete dal fornaio lo metterà in un sacchetto di carta e potrete utilizzarlo altre volte, anche come carta per i fritti…Al posto della carta forno ungiamo la teglia con olio o burro, come facevano le nostre nonne, oppure utilizziamo gli stampi o tappetini di silicone, sono super resistenti e durevoli.
Non bisogna però farsi prendere dalla fobia della plastica e disfarsi di tutta quella che abbiamo in casa, al contrario dobbiamo cercare di sfruttarla il più possibile. D’altra parte, è un materiale resistente, quindi possiamo impiegarlo in vari modi.
Per esempio, invece di comprare la pellicola, conserviamo i cibi in frigo direttamente nei contenitori di plastica che già abbiamo. Oppure usiamoli in dispensa o come portapranzo. Stesso discorso per i sacchetti di plastica, possiamo lavarli e utilizzarli il più possibile.
all credits: Pinterest
Come in tutte le transizioni, il processo deve essere graduale, non possiamo pretendere di cambiare le nostre abitudini dall’oggi al domani, ma basta fare un piccolo passo alla volta. Come se dovessimo allenarci per una corsa, all’inizio faremo fatica e avremo il fiatone, poi correre ci verrò naturale.
Che dite, ci proviamo?
Buon week end!
Effe
8 pensieri riguardo “Let’s go plastic free #1: La spesa alimentare”