Tra cambio di stagione e riordino del guardaroba inevitabilmente tornano alla luce capi lisi dai quali non riusciamo a separarci e qualcuno rovinato dalle tarme (maledette!). In entrambi i casi ci tocca rammendarli e allora perché non farlo in modo originale secondo la tradizione giapponese del sashiko?
Il sashiko, letteralmente piccoli affondi (con riferimento al susseguirsi dei punti), è un’antica tecnica di ricamo risalente al periodo Edo. Di origine popolare, era utilizzata principalmente per rammendare e rinforzare i kimono. Sostanzialmente consisteva nell’aggiungere del tessuto al capo leggero o logoro fissandolo con ricami a contrasto. Potremmo forse definirlo una sorta di patchwork nipponico ricamato.
All’ Amuse Museum di Tokyo ad Asakusa si posso vedere degli esemplari di kimono rattoppato con questa tecnica…
credits: Amuse Museum
In origine il sashiko veniva prevalentemente realizzato su canapa o lino tinti di blu con filo bianco o comunque chiaro. La filosofia del sashiko è quindi quella del recupero di capi e tessuti con l’aggiunta di ricami per abbellirli, caratteristica che lo rende decisamente sostenibile e attuale.
Con il passare del tempo si è sempre più affermato come raffinato stile di ricamo geometrico, con regole ben precise, ma rimane un originale e resistente metodo per dare nuova vita non solo a capi rovinati, ma anche a biancheria e tessili per la casa.
credit: Pinterest
Il sashiko può essere applicato al cotone, lino, canapa e altri tessuti naturali, a tinta unita o con fantasie minimal, purché non troppo sottili. Meglio evitare i tessuti batik che potrebbero perdere colore durante i lavaggi e rovinare i ricami. Si presta benissimo alla decorazione o riparazione del tessuto di jeans che riprende i colori classici della tradizione.
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Per realizzare il sashiko sono necessari gli aghi lunghi, disponibili in ogni merceria e del filo da ricamo. I motivi sono geometrici, anche se floreali e ripetuti. Online si trovano tantissimi pattern gratuiti…




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Ma è possibile inventarne di nuovi, personalizzarli e modificarli a proprio piacimento…
Questo ad esempio, è un sashiko rivisitato in chiave simpatica e contemporanea. In verità è un po’ impreciso, ma glielo perdoniamo perché è molto carino e funzionale.. 😉
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Di base il sashiko non è difficile, basta iniziare con dei motivi con troppo articolati. Ho trovato un interessante tutorial che spiega in modo semplice e dettagliato come avvicinarsi a questa tecnica…


credits: Studio Koekoek
Per chi volesse approfondire, su Amazon si trovano vari libri sull’argomento… Io ho comprato questo che ha vari modelli all’interno, ma ce ne sono tanti altri…
credit: Amazon
Sono anni che volevo provare a realizzare qualche riparazione e decorazione con questa tipologia di ricamo…Direi che adesso non ho più scuse! 😉
E voi la conoscevate?
Buon pomeriggio!
Effe
2 pensieri riguardo “Rammendare con stile: Il Sashiko”