Carrot Loaf Cake

Siamo entrati nella settimana di Pasqua, non che cambi molto, vista la quarantena, ma almeno possiamo sbizzarrirci con le preparazioni pasquali… 🙂 E un classico dei dolci primaverili e pasquali è proprio la torta di carote, che io amo in tutti i modi. Questa volta ho deciso di optare per versione anglosassone, ma in previsione delle scorpacciate dei prossimi giorni ho deciso di alleggerirla, utilizzando in parte farina integrale, senza burro, aggiungendo dei semi e rinunciando al frosting. Così nasce questa loaf cake, speziata ma non troppo, ispirata alla carrot cake, ma decisamente più light. Perfetta per la colazione o la merenda, per accompagnate il caffè o il tè.

Carrot Loaf Cake:

– 250 g di carote

– 100 g farina integrale

– 140 g farina 0

– 100 g di zucchero di canna

– 1 uovo (io ho usato solo un albume)

– 70 ml di olio di semi di girasole

– la scorza di un’arancia

– 1 cucchiaio di semi di lino

– 1 cucchiaio di cannella

– acqua qb (o latte, anche vegetale)

– 5/6 noci

– un pizzico di sale

– una punta di cucchiaino di bicarbonato

– 1/2 bustina di lievito per dolci

– 1 cucchiaio di fiocchi d’avena

Pulite le carote e tritatele finemente nel mixer. Unite gli ingredienti in polvere, l’olio, l’uovo, la scorza grattugiata dell’arancia, mescolate e aggiungete l’acqua poco alla volta. Il composto deve essere cremoso, ma non troppo liquido. Completate con le noci e i semi di lino, data una mescolata e versate in uno stampo da plumcake imburrato o rivestito di carta forno ( io ne ho usato uno da 25 cm). Distribuite i fiocchi d’avena e qualche altro seme di lino e infornate.

Fate cuocere la loaf cake nel forno caldo a 180° per 50/60 minuti e lasciate raffreddare prima di estrarla dallo stampo.

Avendola servita anche come dessert della domenica, l’ho accompagnata con un po’ di panna montata aromatizzata al brandy e della scorza d’arancia. Se volete fare un frosting, non mettete i fiocchi d’avena, una volta raffreddata potete usare un formaggio spalmabile, magari aromatizzandolo, o preparare una glassa all’acqua o una crema al burro.