Sono sparita da quasi un mese, ma tra viaggetti e trasferte cilentane non sono riuscita a trovare del tempo da dedicare al blog. Ma eccomi qui, stavolta a parlarvi di una tradizione che ho scoperto da qualche anno e che mi intriga molto: L’acqua di San Giovanni.

Questo rito propiziatorio, legato al solstizio d’estate come la Midsommar, affonda le sue radici nella cultura popolare e si compie nella notte tra il 23 e il 24 giugno raccogliendo la rugiada degli dei. Ed è ancora piuttosto diffusa anche in Italia. Secondo le credenze quest’acqua magica protegge il raccolto e preserva la salute, ma in generale è un portafortuna per tutta la famiglia.
Preparare l’acqua di San Giovanni è semplicissimo, si recidono fiori ed erbe spontanee e aromatiche e si mettono a macerare in una ciotola d’acqua fredda da lasciare all’aperto tutta la notte. La mattina seguente quest’acqua si usa per lavarsi le mani e il viso, in segno di purificazione e buon auspicio.
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Non sono né superstiziosa né credente, ma trovo queste tradizioni e il misticismo legato alla Natura molto affascinanti e ho deciso che stasera anche io preparerò la mia acqua di San Giovanni. E anche se non dovesse aver alcun effetto sarà comunque piacevole sciacquarmi il viso con un’acqua fresca e profumata, considerando il caldo di questi giorni! 😉
E voi conoscete l’acqua di San Giovanni?
Vi auguro una magica serata…
Effe